Non ci siamo, non ci siamo proprio.
Quelli di CHARLIE HEBDO si sono sentiti in dovere di titolare “Un anno dopo la strage: l’assassino è Dio ed è ancora libero“.
Non leggo Charlie Hebdo, ma ho visto tutte le copertine in cui prendevano per il culo il Cristianesimo.
Ti piace vincere facile neh?
Pare che nell’ultimo editoriale il direttore Laurent Sourisseau ce l’abbia con tutte le religioni: coi musulmani che han cercato di ammazzarli e con le altre perché avrebbero sperato nella chiusura del giornale.
Ok, va bene, la libertà di parola. Ma ti ricordi che quelli che vi hanno assaltato falcidiandovi erano musulmani no?
No, pare di no perché poi fa la vignetta con Dio raffigurato con gli stilemi cristiani, ossia suggerendo sotto traccia la trinità con una aureola triangolare esattamente come si raffigurava spesso il Dio Cristiano che oibò è forse l’ultimo da mettere in causa che sarebbe quello de “ama il prossimo tuo come te stesso”.
Eh, già perché il dio dei musulmani, quello di maometto è più furbo: non solo non lo hanno mai rappresentato ma mettono a morte chi ci prova.
Però oh, loro ce l’hanno ancora con quelli che non gli hanno torto un capello.
Me par propri che capisenn nient.
Che poi, cari i miei pistolettoni, il nostro è morto. Ma è morto per davvero. Poi però è risorto. L’altro, quello musulmano non pervenuto non si degna di metterci la faccia. C’ha la puzza sotto al naso.
Un pensiero riguardo “Ma non era morto anche lui?”