Pubblicato in: Sottomessi e sanguinari

Desecolarizzazioni

turkey_islamism-300x228Quando poi si parla di nazioni islamiche si delira.

La prima ad essere nominata come esempio di “Islam Secolare” e’ la Turchia.

Facciamo finta di NON voler vedere che la Turchia si sta desecolarizzando ad una velocità sempre più siderale.

La secolarizzazione in Turchia è stata imposta usando come guardiano… l’esercito.

Il messaggio è chiaro: se gli punti un laico fucile addosso, il musulmano diventa moderato.

Un laico ed automatico fucile pare abbia un incredibile potere secolarizzante. Non mi sembra decisamente un buon esempio di “islam secolare”. A me sembra un buon esempio di “se ti minaccio di morte, diventi secolare”.

L’altro esempio? L’Albania.

Dimenticando che la “secolarizzazione” si e’ ottenuta, per dire, mediante un’azione “vagamente repressiva” del partico comunista locale.

Se questo e’ l’esempio, abbiamo un messaggio chiaro: “cinquant’anni nei gulag e il musulmano diventa moderato”. Magari era meglio la versione turca, vedete voi.

Tra gli altri paesi “islamici moderati” annoveriamo, vediamo… il Marocco, cioè quel posto che gli USA hanno adoperato per torturare i membri di Al Qaeda.

Ok “se il tuo Re ha intenzione di rimanere al potere, e ti fa scannare dai suoi sbirri, il tuo islam diventa moderato”. Leggetevi la storia recente del Marocco e scoprirete il pugno di ferro in guanto chiodato che il re ha usato.

Poi ci sarebbe l’Algeria, che manda un messaggio tipo “se mando l’esercito a massacrarti, blocco le elezioni e metto in carcere i militanti, dove vengono stuprati e torturati, allora l’islam diventa moderato”.

C’è poi la Tunisia, che manda un messaggio chiaro: “c’è mancato un pelo che i moderati prendessero il potere”, e la Libia, che ci dice “eh, era bello essere moderati con Gheddafi, senza Gheddafi la moderazione ha qualche difetto”.

Infine un altro esempio di islam moderato è l’ Egitto , che lancia il messaggio “niente di meglio di un generale fascistoide al potere per moderare l’islam”.

Si, c’è anche l’islam moderato dei paesi ex sovietici, ma qui vale sempre l’esempio albanese: “per fare l’islam moderato, inserire una monetina e premere il tasto rosso del Gulag”. Con cinquant’anni di deportazioni, torture, indottrinamento scolastico e imam impalati, potete fare un islam moderato.

Vedetela come volete, ma a me manca ancora un esempio di islam che, senza la minaccia di spari, torture, deportazioni e/o sparizioni misteriose nel nulla, arresti arbitrari e campi di lavoro, evolva liberamente verso la moderazione.

Cambierò idea quando mi mostrate un musulmano che diventa moderato senza fargli presente che gli conviene rigare dritto per motivi che sanno di “ti finisce male”.

Il problema è che dall’altra parte, quando si cerca di tirare fuori dei fatti, salta fuori gente che è l’analogo dei credenti nelle scie chimiche.

Non importa il fatto che non abbiano prove dell’esistenza di un “islam moderato” o di qualcosa che gli assomigli lontanamente – e senza minaccia di arrestargli la madre e stuprarla in carcere : loro ci crederanno comunque.

Non ha alcun senso far notare l’evidenza a questa gente. Non serve a nulla far loro presente che non c’è nessun fenomeno che corrisponda a “islam volontariamente e liberamente moderato”: queste persone INTENDONO credere all’esistenza dell’islam moderato, e non c’è nulla che possa far cambiare loro idea, decapitazioni a parte.

Certo, sicuramente ci saranno tante brave persone tra i musulmani. Ma esistevano anche pompieri nazisti che salvavano i bambini dagli incendi. Il problema di un gruppo, la sua caratterizzazione, non la fanno coloro che NON agiscono, la fanno quelli che agiscono. Se si odia il nazismo non è per il signore pacifico, iscritto al partito, che amava i gerani. Lo si odia per il signore meno pacifico che nel weekend andava a fare un picnic in Polonia.

Così so benissimo che esistono bravi ed onesti muratori musulmani, droghieri musulmani e infermiere musulmane, come esistevano bravi ed onesti muratori nazisti, droghieri nazisti e pompieri nazisti: il problema NON sono “quelli bravi”, per intenderci. Il problema sono quelli cattivi.

Per esempio, sono entrato a far parte di un club di persone che si ostinano a riparare le cose, detto “repair cafè”. Ci sono un sacco di brave persone lì, come tra i musulmani e tra i nazisti. La cosa che mi piace, però, è che NON ci sono quelli che invadono la Polonia, e neanche quelli che sgozzano giornalisti. Insomma, il problema di un gruppo non sta in quelli buoni: sta in quelli cattivi.

Così, è inutile spiegare a quella gente che l’islam moderato sia solo un loro sogno, o spiegare ad una improbabile giornalista palestinese che non esiste un “islam secolare” quanto non esiste un “tramonto mattutino”: non serve.

È perfettamente inutile. È come spiegare che non esiste Babbo Natale. Che esista o meno, avrete un sacco di gente cui piace comportarsi come se esistesse.

 

PS: Questa è una solenne scopiazzatura con rimaneggiamento di un commento magistrale di Alessandro Rotunno dall’antro dei facinorosi bannati da Uriel Fanelli che ringrazio e vagamente sbertuccio… 🙂 Non è che uno può permettersi di scrivere una lenzuolata così che condivido al 1000% e poi pretendere che uno non la riproponga…

Autore:

La Dea Tutte mi ha inviato a combattere il demone dell'evanescenza, fin dalla pianura che non deve essere nominata

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