Pubblicato in: Sottomessi e sanguinari

Guidare la valanga

Un pensiero veloce sui fatti di questi giorni: da più parti oramai si riconosce apertamente che islam1 non ha mai smesso di farci la guerra. In questi giorni in modo sempre più aperto. Da altre parti si inizia a sostenere che tutte queste non sono “coincidenze” e tanti sbavature sembrano lasciare intravedere una strategia degli onnipresenti “poteri forti”, NWO eccetera eccetera.

Ora io non so se ci sia davvero qualcuno non islamico che ha pianificato l’invasione. Di certo so che molti governanti islamici decenni fa hanno esplicitamente dichiarato che avrebbero fatto quello che sta accadendo oggi. Ecco forse ci sono veramente “potentati” di ogni tipo che pensano di poter guidare, governare e dirigere l’invasione islamica e che potrebbero averne favorito l’avanzata.

Di una cosa sono sicuro però: che costoro sono dei pazzi e degli illusi se credono di poter governare un fenomeno del genere.

Sempre più mi sto convincendo che islam non è religione. islam1 è una ideologia politico militare di morte e dominazione. Ricordate che islam1 significa letteralmente sottomissione. Una prima mossa potrebbe essere quella di o di mettere al bando islam tout court per chi entra e vive in Europa oppure l’abiura dei numerosi versetti sanguinari, sessisti e razzisti. In entrambi i casi si potrebbe iniziare ad avere una prima reazione possibilmente sincera. Poi entrerebbe in gioco la taqyyia, l’inganno islamico, la dissimulazione.

Un’altra mossa è quella di togliere la cittadinanza agli islamici. E a quelli che si scandalizzano dicendo che ci sono gli islamici moderati rispondo che “islam moderato” per l’islamico/musulmano è un insulto. Moderato è un’offesa andatelo a chiedere ad Erdogan:

Il termine islam moderato è orrendo e offensivo. Non esiste islam moderato. islam è islam. - Recep Erdogan
Il termine islam moderato è orrendo e offensivo. Non esiste islam moderato. islam è islam. – Recep Erdogan

Non sto qui a farvi l’elenco dei crimini che sono considerati virtù in islam. Scorretevi i pezzi della serie “sottomessi e sanguinari


  1. se avete notato ho iniziato a scriverlo sempre in minuscolo e senza articolo. Quell’ideologia di morte non merita neanche articoli e lettere maiuscole. 

Autore:

La Dea Tutte mi ha inviato a combattere il demone dell'evanescenza, fin dalla pianura che non deve essere nominata

2 pensieri riguardo “Guidare la valanga

  1. Finalmente qualcuno del mio stesso parere:
    – L’islam NON E’ una religione, ma una IDEOLOGIA.
    Di sopraffazione, di violenza, di morte. Di annientamento dell’Uomo in se’, Fisicamente e moralmente: fisicamente, con stragi ed assassinii, come vediamo a spese nostre, un po’ meglio, in questi giorni; moralmente, perche’ la ideologia islamica NON permette che l’Uomo ragioni. Per definizione l’uomo (minuscola) e’ un “sottomesso” senza possibilita’ di ragione, ne’, tantomeno, di reazione. Tant’e’ che l’abiura equivale alla condanna a morte.
    Stamattina un giornalucolo mantenuto con soldi pubblici (anche MIEI e contro la mia scelta) si pregiava di citare qualche versetto del Vangelo di Matteo a proposito dell’ultimo abominio; “… vi mando come pecore in mezzo ai lupi…”. Mai vi fu, forse, citazione piu’ sballata, piu’ idiota, piu’ ipocrita di questa ! I “lupi” sono qui, in mezzo a noi, pecore, anzi, “pecoroni”, chiamati da “qualcuno” che paga i citazionisti di cui sopra per la loro malafede e la menzogna e mandati dai “capobranco” a trucidare ed a farsi ammazzare quali cimici moleste, qui, dove la gente NON li vuole, ne’ li accetta, nonostante i proclami imbecilli (etimologicamente) all’accoglienza indiscriminata.
    Nessuno, ma proprio nessuno ne parla: ma forse, l’ultimo barlume di dignita’ umana dovremmo proprio andarlo a cercare, a proposito, nella profonda Africa: in Angola, dove, a quanto si riporta su alcune righe, l’islam e’ stato, correttamente dichiarato “setta”, al pari di altre, americanamente ben note e quindi senza diritti di luoghi di ritrovo e di indottrinamento, quali le moschee. E come tale, ripudiato dal vivere civile.

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