Pubblicato in: cristofobia, eterofobia

Silvana De Mari al contrattacco

Silvana De Mari contrattacca. “Non aspettavo altro, ci sono cascati in pieno e adesso vediamo come va a finire” – ci dice al telefono. Di cosa

Sorgente: Silvana De Mari al contrattacco

Autore:

La Dea Tutte mi ha inviato a combattere il demone dell'evanescenza, fin dalla pianura che non deve essere nominata

24 pensieri riguardo “Silvana De Mari al contrattacco

  1. Conoscevo la De Mari scrittrice (non mi piace) e mi chiedevo se fosse la stessa che ce l’ha a morte ma con innegabile arguzia con gli omosessuali.
    Ok, e’ la stessa.
    Quello che sostiene dal punto di vista medico sui rapppporti anali e’ corretto, la conseguente demonizzazione dell’omosessualità mi pare invece una ridicola e talebana caccia alle streghe. Frutto di una concezione morale ed etica che solo alla religione si rifà, anche quando parla di natura e biologia. Persona intelligente ma in questo senso fanatica. Forse perché l’espressione della propria sessualità e’ la cosa che più ci rende liberi, anche al cospetto di dio

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  2. Sto elaborando ma nel complesso capisco che nn è un attacco agli omosessuali in se ed in quel senso possso condividere le sue rivendicazioni,molto del problema sta nelle parole se, se ne condivide l’accezzione ci si può spiegare altrimenti no (sopratutto se c’è dolo)

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  3. Silvana è del 1954. Ha sessantadue anni ed ha sempre fatto la chirurga dell’apparato digerente. Leggevo altrove che per decenni ha eseguito operazioni di ricostruzione dell’ano (perdonate l’inesattezza medica), quasi tutte su omosessuali.
    Quanda parla di “orrore” delle devastazioni provocate dall’omosessualità sono quasi sicuro che si riferisca alle “misere” condizioni che ritrovava in alcuni suoi pazienti. E se non ho capito male la causa è sempre una ed una sola: la penetrazione anale.
    È quella la pratica che condanna. E quando richiama alla castità chi non ha gusti eterosessuali sta chiedendo di non praticare la sodomia perché porta a quelle devastazioni che ogni giorno è costretta a lenire.
    Lei chiede solo a quelle persone di non farsi del male da sole.

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    1. Nell’intervista spiega bene che il suo punto di vista è Cattolico,ma che riteneva la questione una libertà personale da nn discutere,la sua presa di posizione riguarda in fondo la conseguente retorica LGBTRTTRTGVJNvattelapesca su cui anch’io ho remore più che pesanti.
      bisogna anche intendersi su cosa sia la normalità,l’anormalità e l’inaccettabile…è un discorso lungo che riguarda la percezione delle cose su cui volevo scrivere una cosa…ma nn ho il tempo di documentarmi come si deve,e scrivere un’opinione così per così nn è di mio interesse.

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      1. A me sembra che al netto dei toni che difficilmente si riesce a mantenere pacati Silvana sia sinceramente dispiaciuta di vedere la situazione medica di così tante persone con l’intestino crasso “sventrato”.
        Da notare che il cristianesimo chiama tutti alla castità. Ma come ho già detto altre volte castità significa riconosce la sessualità come un dono prezioso e soprattutto di NON considerare l’altro/altra come fonte di piacere. L’amore tra due persone non può e non deve essere solo una questione di sesso.

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      2. Ecco un errore macroscopico in queste discussioni è richiamarsi alla visione cattolica,dove si potrebbe avere una convergenza di opinioni sulle derive della retorica Lgbt si riporta il tutto sul binario unico della visione Cristiano Cattolica ed a quel punto “ti tirano al loro livello e ti battono con l’esperienza”

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  4. Quindi i rapporti orali vanno bene anche tra due uomini?
    Siccome l’ho sentita alla Zanzara, posso dire che lei mischia scienza e fede in un modo elegante ma per me inaccettabile.
    Il giudizio sulle lesbiche era “si, quelle non hanno il problema al sedere, sono un po’ più accettabili”.

    Con questo non vorrei che si capisse che difendo i talebani lgbt: per me sono identici ai talebani religiosi. Di tutte le religioni 🙂

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  5. Una cosa credo sia giusto precisare: dire che in natura c’è l’uomo e c’è la donna, punto, è una mastodontica puttanata. Perché in termini genetici equivale a dire che in natura c’è XX e c’è XY, punto. La realtà è invece che in natura ci sono anche gli XXY, XYY, XXX, YY, X0, la sindrome di Morris… E di quelli cosa ne facciamo? Li portiamo sul Taigeto e li abbandoniamo lì?
    Poi due dettagli: Silvana è del 53 e ha sessantatre anni. Silvana non ha sempre fatto il chirurgo dell’apparato digerente, dato che da molti anni ormai si occupa solo di psicologia, e ha fatto il medico in Etiopia, dove ha ovviamente fatto di tutto.

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    1. Veramente mi sembra proprio che Mari sostenga che la sessualità è il meccanismo biologico di riproduzione e che richiede un elemento femminile ed uno maschile, non nega affatto che possano esistere condizioni differenti.
      Tutte le (infrequenti) sindromi che hai citato non spostano la questione perché non introducono un meccanismo riproduttivo differente. Quando le persone affette non sono sterili manifestano una fertilità maschile oppure una femminile. Se non prendo fischi per fiaschi:

      – xxy: sterili
      – xyy: normale fertilità maschile
      – yyy: fertilità femminile quasi sempre normale
      – sindrome di Morris: AFAIK sterili

      Ma sterilità a parte non c’è un “terzo sesso” perché dal punto di vista “funzionale” ossia l’unico rilevante ai fini della riproduzione fungono da maschio oppure da femmina. Se mi permetti il volo pindarico mi pare che a Madre Natura non interessano le sindromi purché l’individuo sia funzionalmente fertile.
      Questo dal punto di vista biologico.

      Gli esseri umani però sono assai di più del loro aspetto biologico-fisico. Non possiamo limitare la questione al “solo sesso”. È avvilente. Per tutti.
      La dignità di una persona non gli deriva da essere maschio o femmina. Gli deriva dall’essere una persona umana.

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      1. Commento un paio di cose pescate qua e là, perché a commentare ogni bestialità contenuta nell’intervista ci farei mattina e poi sera e poi di nuovo mattina.
        – Pubblicamente asserisce che l’omosessualità è un disturbo possibile da curare, a partire dalla castità.
        Questa sarebbe un’affermazione scientifica? E curare con la castità, cosa diavolo vorrebbe dire, che se vivi castamente diventi etero?
        – Non ho fatto altro che dare delle spiegazioni medico-cliniche al fenomeno dell’omosessualità
        Che l’omosessualità è un disturbo sarebbe una spiegazione medico-clinica? Che si può curare sarebbe una spiegazione medico-clinica? Che si cura con la castità sarebbe una spiegazione medico-clinica?
        – Non esiste alcun studio scientifico serio che dimostri che in natura si nasca uomo, donna e qualcos’altro.
        Le anomalie genetiche citate sono esattamente il “qualcos’altro”: se l’uomo e la donna sono funzionali alla procreazione, quelli non lo sono, quindi sono qualcos’altro.
        – La sessualità è un modo studiato dalla biologia per creare la generazione successiva con l’incontro di maschile e femminile. Dove non c’è incontro, non c’è sessualità. L’omosessualità non esiste.
        Che cazzo vorrebbe dire?
        – Che cosa puoi dire di reale sulla natura dell’umano se non hai mai fatto una rettoscopia?
        Che cazzo vorrebbe dire?
        – Lo ha scritto anche ‘Repubblica’ qualche giorno fa: ‘Aids, allarme Oms: malattia dilaga tra omosessuali, serve prevenzione’. Le nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano agli omosessuali di sesso maschile di prendere farmaci antiretrovirali in via preventiva.
        E questo che cosa ha a che fare con la naturalità o meno dell’omosessualità? Senza contare poi che ha appena detto che l’omosessualità non esiste…
        – Tra gli uomini gay il rischio di contagio è 19 volte più alto rispetto al resto della popolazione
        Comprese le prostitute africane che esercitano nelle aree di sosta dei camionisti, che ne incontrano a decine per sera, ognuno dei quali va ogni sera con una prostituta diversa, e non sanno come sia fatto un preservativo?
        – Quale è la loro battaglia? Una sola, ed è il motivo per cui i poteri forti li appoggiano.
        Ecco, a me, quando sento parlare di “poteri forti”, vengono i brividi, sinceramente.
        – Quando Cristo afferma che coloro che non credono saranno puniti ancora più duramente degli abitanti di Sodoma, sta condannando la Sodomia.
        Uno dei grossi difetti di Silvana è quello di prendere le pezze d’appoggio dove le sembra di trovare qualcosa di adatto alle sue necessità, senza preoccuparsi di conoscere le cose che cita. Nel caso specifico conosce i Vangeli ma non la Bibbia: se la conoscesse saprebbe che il peccato per cui vengono puniti gli abitanti di Sodoma è quello contro l’ospitalità, e non il sesso anale e l’omosessualità (che non necessariamente coincidono).

        E infine una cosa tua:
        – La dignità di una persona non gli deriva da essere maschio o femmina. Gli deriva dall’essere una persona umana.
        Che però se ha l’anomalia di essere attratta da persone del suo stesso sesso si deve curare e deve essere condannato a una vita di castità, ossia alla negazione di un istinto primario. Mah.

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      2. La vignetta la ricordavo. La predica sulla castità no, perché all’epoca non ti conoscevo. Che riassunta sarebbe: tu puoi essere gaio quanto ti pare, ma devi rinunciare ad avere una vita sessuale, ossia a un istinto umano primario (alla faccia della non discriminazione!). E come argomento si portano principi religiosi: e se uno religioso non è? Che differenza c’è rispetto ai talebani che pretendono di dare alla sharia un valore universale e imporla anche a chi musulmano non è? Mi vieni a parlare di secondo natura e contro natura? Francamente faccio molta ma molta fatica a immaginare qualcosa di più contronatura della castità.

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  6. Barbara, la differenza fondamentale è che i musulmani pretendono di sottomettere tutto e tutti alla loro legge mentre Cristo non sottomette nessuno, tant’è vero che Lui invitata a non peccare più e non emetteva condanne intese come pena comminata da un giudice (vedi oltre ai due che ti ho già citato anche https://buseca.wordpress.com/2015/03/25/pietre/ ).
    La separazione tra potere religioso e politico/giudiziario Lui l’ha espressa molto chiaramente.
    Quello che rimane sbagliato sul lato morale – ossia distorcere la sessualità per farne mero strumento del proprio egoismo – è peccato.
    Ma una cosa è il peccato ed un’altra è il reato.
    Lo stato morale non deve esistere perché degenera inevitabilmente in atroce e malvagia dittatura.
    Con questo penso di aver chiarito perché non è a mio avviso corretto porre sullo stesso piano l’ideologia maomettana con cose assai differenti come le religioni (nota come cerco di evitare l’accostamento con il mio ed il tuo culto per evitare i facili fraintendimenti che tanto piacciono ai maomettani).
    Venendo alla questione della “castità” forse dovremmo – io e gli altri Suoi amici – cominciare ad usare un altro termine perché quello è abusato. Non so bene come si potrebbe chiamare; così di primo acchito mi verrebbe “sessualità consapevole” o “sessualità razionale”.
    Se abbiamo veramente a cuore la salute di chi è omoerotico allora dobbiamo invitarlo ad astenersi dalla sodomia ed è quello che Silvana ha fatto.
    Con toni troppo forti lo riconosco. Se lo avesse fatto con toni da educanda dubito che il suo invito sarebbe stato efficace. Anche Giovanni il Battista non ci andava troppo per il sottile ( http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_PTR.HTM ).
    Dal punto di vista morale non possiamo evocare l’istinto e la “naturalità” di un’azione come fonte della sua liceità. Io sostengo che siamo le persone umane sono assai di più della loro biologia, del loro corpo. L’umanità è corpo e anima. Un’anima razionale.
    Tu sostieni che sia discriminazione sostenere che il fine della sessualità è quello della riproduzione. Io sostengo il contrario – NON è discriminazione dire che il sesso è per la procreazione – ma non lo sostengo partendo dalla biologia e dalla natura bensì dal punto di vista morale. Quello che è sbagliato moralmente continua ad esserlo anche se non c’è nessuno ad obbligarti. È la tua coscienza e la tua intelligenza che ti devono guidare.
    Quanto al Cristo che condanna la sodomia sono al corrente della vostra interpretazione. Mi son riletto Genesi 19 (http://www.vatican.va/archive/bible/genesis/documents/bible_genesis_it.html#Capitolo%2019 ) e mi pare i peccati di Sodoma siano la sodomia E non accogliere lo straniero. Ci sono entrambi!

    Salto un po’ di palo in frasca perché ogni volta che rileggo il nostro scambio me ne vengono in mente di nuove.
    Io credo – ma non solo io – che ridurre la questione dell’affettività umana al solo aspetto sessuale sia molto degradante ed avvilente per tutti.
    Ora potrò sembrarti iperbolico ma una frazione significativa di amiche con cui siamo entrati in argomento sostengono che “il sesso è molto sopravvalutato”. In tutta onestà devo anche notare che tutte costoro sono madri. Ed i loro mariti che vagheggiano notti di passione sono anche quelli che magari di notte vanno a fare i volontari della Croce Rossa. Al posto di “trombare”, come proponeva sempre il conte Uguccione (permettimi la chiosa che vuole strappare un sorriso https://it.wikiquote.org/wiki/Mai_dire…#Bebo_Storti )

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    1. L’ho sentito da più di un neopadre, che dopo la nascita dei bambini molte mogli diventano molto meno disponibili al sesso. Costringendo i poveri mariti a vagheggiare notti di passione. O – più spesso – a praticarle con donne più disponibili. Magari, va’ a sapere, raccontando che sono impegnati a fare i volontari della Croce Rossa e lasciando – giustamente! – le mogli a crogiolarsi con le loro alate teorie sulla sopravvalutazione del sesso.
      Tu dici che è degradante “ridurre la questione dell’affettività umana al solo aspetto sessuale”: e chi parla di ridurla? Sei tu che vuoi castrare l’affettività privandola dell’aspetto sessuale, e questo sì che è veramente degradante. Quanto a Sodoma, ho riletto i capitolo 18 e 19: di riferimenti sessuali non c’è neanche l’ombra: Il Signore disse: «Poiché i clamori contro Sodoma e Gomorra sono grandi e le loro colpe molto gravi, andrò a vedere se agiscono in tutto e per tutto secondo i lamenti che mi giungono o no; voglio rendermene conto»
      Poi vedo che continui a sprofondare nella confusione tra naturale e morale, come se la morale, oltretutto, fosse qualcosa di unico e condiviso da tutta l’umanità.
      E un’ultima cosa. Tu dici “Se abbiamo veramente a cuore la salute di chi è omoerotico allora dobbiamo invitarlo ad astenersi dalla sodomia ed è quello che Silvana ha fatto.” Ecco: io se qualcuno si mette a darmi consigli sostenendo che gli sta a cuore la mia salute, lo prendo a randellate – NON metaforiche – sulle gengive, perché io non ho autorizzato nessuno a occuparsi della mia salute e a ficcare il suo sozzo naso nei fatti miei, nessuno ha il diritto di venirmi a rompere i coglioni dicendomi cosa devo o non devo fare per a mia salute, con la scusa di farlo per il mio bene. Se avete bisogno di sublimare la vostra sopravvenuta incapacità a dare cattivo esempio, datevi all’allevamento degli scorpioni e lasciateci in pace coi vostri buoni consigli, perché se arrivate a farmi incazzare si mette male davvero. Per voi.

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  7. Leggendo il tuo commento nella parte in cui parliamo di Sodoma (ossia ) mi è venuto il dubbio che ci fossero discrepanze tra le traduzioni della Genesi (Bereshìt בראשית) usate da me e da te.
    Mi son quindi cercato il testo ebraico “originale” trovando http://www.archivio-torah.it/testotorah/ che propone la traduzione di Samuel David Luzzatto.
    Spero che sia una traduzione che possiamo condividere altrimenti il seguito di questo mio commento è inutile. Nel caso non fosse accettato – forse è il caso che chieda ad un rabbino – dimmi tu quale testo posso consultare. Nel seguito terrò per valida l’ipotesi che sia valido per entrambi.
    La storia di Sodoma la troviamo http://www.archivio-torah.it/testotorah/04.pdf
    Vorrei soffermarmi su 19:4-8

    * 4 Essi non erano ancora andati a dormire, quando gli uomini della città, la gente di Sodoma, si posero intorno alla casa, e giovani e vecchi, tutta la popolazione, sin dalle estremità.
    5 Chiamarono Lot, e gli dissero: Dove sono quegli uomini, che son venuti presso di te questa notte? Dalli fuori a noi, chè li vogliamo **conoscere**.
    6 Lot uscì a loro all’ingresso, e chiuse l’uscio dietro di sè.
    7 E disse: Deh! miei fratelli, non commettete una rea azione.
    8 Ecco io ho due figliuole, che non han conosciuto uomo: lasciate ch’io le dia fuori a voi, e trattatele come v’aggrada. Però a questi uomini non fate cosa alcuna, poscia che son venuti sotto l’ombra del mio tetto. *

    Voglio soffermarmi sul versetto 5. La mia conoscenza della Bibbia non è completa come vorrei ma sono sicuro che l’uso del verbo “conoscere” spessissimo nella Bibbia ha il significato di “conoscere in senso carnale” tant’è vero che in italiano si usa dire “conoscere in senso biblico” come sinonimo forbito di “atto sessuale”. Ora io non sono sicuro se il verbo originale sia lo stesso usato in quei contesti ma mi pare che il versetto 8 non lasci alcun dubbio. Infatti leggendo questi versi io capisco che costoro volevano sodomizzare gli ospiti di Lot, altrimenti non si spiega la reazione di Lot che vorrebbe consegnare le sue figlie. Se Lot non fosse stato sicuro che l’intenzione degli abitanti di Sodoma fosse di stuprare non avrebbe offerto le sue figlie in cambio.
    Certo i versi successivi avvalorano anche l’altro peccato, ossia non accogliere il forestiero. Quale sia quello “più grave” non mi pare il caso di mettersi a discuterlo. C’erano entrambi.

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  8. Riguardo alla commistione di natura e morale non mi pare di fare confusione. Sostengo che non si possa invocare la natura come fonte morale. Questa non è confusione. Probabilmente non mi sono espresso abbastanza chiaramente.

    Sull’ultima questione è vero che nessuno ha chiesto a me di curare la loro salute.
    Una cosa però è certa.
    I pazienti poi sottoposti a ricostruzione dell’ano hanno chiesto un parere medico ed una cura tra gli altri anche a Silvana, che AFAICS si è occupata professionalmente proprio di quelle patologie per molto tempo.
    Se la causa principale di una certa patologia è un determinato comportamento sarebbe stata incompetente a non proporre di evitare quel comportamento per ridurre l’insorgenza della patologia. Anche tralasciando il principio di Pareto (“la maggior parte degli effetti è dovuta a un numero ristretto di cause”) proporre quel cambiamento di abitudini come comportamento atto a prevenire l’insorgenza di quella patologia mi pare ineccepibile da un punto di vista puramente vulcaniano.

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  9. Io ho la traduzione di rav Dario Disegni, e anche lui dà “conoscere”. Che può significare quello che dici tu – e non solo tu – oppure vogliamo conoscerlo nel senso di averlo vicino e fargli del male – in senso generale e non necessariamente sessuale. Adesso chiedo al mio rabbino cosa ne dice lui e poi possiamo riprendere il discorso.
    Detto questo, c’è una cosa che mi lascia abbondantemente perplessa: conosco numerosi omosessuali, fra qui alcuni dichiaratamente checche, ossia riceventi, e conosco numerose donne che dichiarano apertamente di gradire molto le visite sul lato B, che praticano con frequenza da decenni. Ora, io non ho mai conosciuto nessuno che abbia dovuto subire interventi di ricostruzione, non ho mai conosciuto nessuno che abbia lamentato lacerazioni e devastanti conseguenze dalle suddette pratiche: ma proprio tutte a Silvana sono capitate? E, a parte questo, si suppone che chi lo fa – maschio o femmina che sia – e dopo averlo fatto una prima volta continua a farlo per mesi, per anni, per decenni, lo faccia perché la cosa gli procura piacere: ti sembra che questo sia compatibile con la storia – generalizzata, a quanto sostiene la De Mari e a quanto riferisci tu – di terrificanti devastazioni? Ma ti pare che sia una storia che sta in piedi?!
    Poi ho letto le sue dichiarazioni: non firmerò la richiesta di radiarla dall’albo perché è un’amica da molti anni, però spero davvero che venga radiata, perché veramente sono dichiarazioni incompatibili con l’etica professionale di un medico.

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    1. é probabile che da lei,in quanto medico,si presentino solo quelli che hanno avuto problemi(magari per pratiche estreme che nn tutti seguono),ma nn è un corretto metodo di analisi.
      costruire statistiche con dati parziali da risultati quantomeno discutibili,però se le persone che deve curare le tratta adeguatamente,che li pensi sbagliati è una sua(stupida) opinione,nn vedo ragioni per la radiazione.

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      1. Se ti guardi intorno e ascolti, credo si possa tranquillamente calcolare che tra uomini e donne almeno la metà della popolazione, occasionalmente o abitualmente, per chiamare le cose col loro nome lo prende nel culo. Se la pratica fosse atta a provocare devastanti lacerazioni, necessità di ricostruzione dell’ano eccetera eccetera, pensi davvero che l’umanità avrebbe dovuto aspettare la De Mari per esserne informata? Ma per piacere! Ti dirò di più: un mio amico è stato stuprato. Lo stupro, da qualunque entratura, ha due aspetti che lo differenziano dal rapporto consenziente: il primo, valido per entrambe le entrature, è che il ricevente non lo desidera e quindi il suo corpo non ha messo in atto i processi che facilitano la penetrazione; il secondo, valido per la penetrazione posteriore (mi si dice; personalmente non ne ho esperienza), è che in un rapporto consenziente viene usato un lubrificante, nello stupro ovviamente no. Il che, per ragioni puramente tecniche, rende lo stupro anale molto più pesante di un rapporto anale consenziente. Ebbene, il mio amico ne è stato psicologicamente devastato, ma fisicamente, al di là del forte dolore connesso all’atto, non ha avuto nessun’altra conseguenza.
        PS: la De Mari ha messo per iscritto, e continua a metterlo dappertutto come un mantra, che “l’omofobia è un diritto umano”. Non stiamo parlando di disapprovazione di una pratica o di una mentalità, stiamo parlando di odio che investe un’intera categoria umana. Quella donna DEVE essere radiata dall’albo.
        PPS: il mio rabbino ha detto che io e Raphael abbiamo ragione entrambi, nel senso che entrambe le interpretazioni sono legittime e quindi, non essendo detto in modo esplicito quale sia il peccato per il quale vengono puniti, entrambe possono essere considerate corrette.

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        1. Voglio commentare solo l’ultima parte. Per il resto non mi pare di aver nulla di significato da poter aggiungere. L’unica cosa che volevo aggiungere è che mi fa proprio piacere sapere che abbiamo ragione entrambi, Barbara ed io…

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        2. vorrei fosse chiaro Prof…nn difendo l’opinione della signora,difendo il suo diritto ad averla.
          Se rispetta la legge,il suo lavoro lo fa con scrupolo e professionalità,l’essere omofobica è sicuramente una cosa disdicevole ma rigurda lei.

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