Pubblicato in: Facce da gluteo

Sfacciati nella menzogna

Credo Cristiano Nisoli mi perdonerà se ricopio qui il suo lungo pezzo di iIeri alle 19:12. Ritengo infatti molto probabile che cali la mannaia censoria di Ciccio Zuccotto. Ne avevo scritto giusto ieri, in Fidatevi dell’informazione. Ma oramai le menzogne dei giornali stanno diventando ogni giorno più sfacciate… per la serie mentono sapendo di mentire, lui commentava questo articolo del Corriere

  · Questa la butto giù velocemente e di botto senza rileggere perché è necessariamente lunga e non ho tempo. Ma devo assolutamente farvi sapere fino a che punto i media ufficiali vi mentano in maniera spudorata. Anche su cose perfettamente appurate e dimostrabili, ed agli atti processuali, o che potete verificare voi stessi in diversi video disponibili che ritraggono gli eventi da angoli molteplici, se credete ancora ai vostri occhi.Ho seguito questa vicenda dall’agosto 2020, ed avevo già seguito l’eccellente ricostruzione forense fatta da un giornalista esperto di crimine, notoriamente apartitico, e che dimostra facilmente che non si doveva nemmeno andare a processo: nessun fatto era da stabilire, era tutto in video, e da molteplici angoli. Senza la pressione politica, nessun procuratore avrebbe portato questo caso in tribunale: la legittima difesa era ovvia. Ho anche seguito il processo live mentre lavoravo. Cominciamo dal titolo. Lì non posso dire che il Corriere dica necessariamente il falso. Cosa sia un “manifestante antirazzista” non è esattamente definito. Dico solo che se fossi un manifestante antirazzista, qualsiasi cosa si intenda, non vorrei essere associato alle 4 persone principali cui ci si riferisce nel titopo: a tre delle quali il ragazzo (Kyle Rittenhouse, o KR) ha sparato dopo che lo hanno attaccato senza essere provocati, uccidendone due. Di una quinta parleremo alla fine. Tutti i deceduti, a differenza da quanto riportato dai media Italiani, sono bianchi. Inoltre son tutti persone a dir poco disgustose. Del tipo che se le incontri, poi corri a farti una doccia. Vediamoli: Cominciamo dal primo Joseph Rosenbaum (JR), 36 anni. Aveva appena fatto anni di galera, per varie accuse di stupro di minore. Le sue vittime erano stati 5 bambini maschi tra i 9 e gli 11 anni. Tra i vari capi d’accusa “sesso orale e penetrazione anale forzata” (leggo e traduco dai documenti legali). Aveva altro nel casellario giudiziale, inclusi casi aperti per violenza domestica. JR si vede in video mentre dà fuoco ad un cassonetto e lo spinge contro una pompa di benzina per farla esplodere. Si vede nel video un volontario del gruppo armato di KR arrivare con l’estintore e spegnere l’incendio prima che il distributore prenda fuoco. Si vede allora JR, lo stupratore pedofilo, peraltro armato di catene, sfogare la sua frustrazione spingendo il cassonetto non più in fiamme contro altri, presumibilmente affiliati a chi ha spento l’incendio. La sera prima, tra i vari incendi che hanno completamente devastato il centro città, ce n’era stato uno di dimensioni particolarmente preoccupanti: concessionario d’auto con più di un centinaio di automobili che vanno a fuoco. In video, disponibili ovunque, e prodotti in corte si vede il gruppo di difensori armati cui appartiene KR proteggere una proprietà schierati col fucile al collo attorno ad essa. Quella è la missione che KR aveva quella sera. Non se ne andava a spasso col fucile, montava la guardia. Ha abbandonato quella postazione quando un compagno lo ha chiamato al telefono dicendogli di portare di corsa l’estintore alla stazione di servizio. In video precedenti si vede la polizia che li ringrazia, gli dice dove mettersi, gli distribuisce bottigliette d’acqua, gli chiede se gli serva qualcosa. Se la cosa vi pare strana, vi ricordo che in molte legislazioni USA è perfettamente legale difendere la proprietà, propria o altrui, con le armi. Potete andare a rivedervi per esempio i saccheggi di Los Angeles del 1992: tra edifici saccheggiati e dati alle fiamme, se ne vedevano altri perfettamente integri: erano di Coreani, che erano stati precedentemente soldati nell’esercito Coreano, e che le avevano difese con le armi, con tanto di tiratori sul tetto. Nessuno piromane o saccheggiatore li aveva avvicinati, dopo i primi spari.Invece, prima ancora che inizino gli eventi, il pedofilo violento JR, si avvicina a KR ed ai suoi compari, che montano di guardia ad una proprietà, gli urla molteplici insulti, e conclude con un bel “Se ti vedo in giro ti ammazzo”. Che è esattamente quello che cercherà di fare dopo. Sarà però lui a finire ammazzato. Se questo pedofilo pluri-condannato armato di catene, che tenta di appiccare fuoco ad un distributore, ripete continuamente insulti razziali contro i neri (anche essi in video), e minaccia altri di morte sia ben rappresentato dall’espressione “manifestante antirazzista”, come dice il corriere, decidetelo poi voi. Il secondo ceffo è Joshua Ziminski (JZ). Dopo che il fuoco al concessionario viene spento, JZ, insieme a JR carica KR. KR si era visto in altri video accorrere in precedenza dal benzinaio con un estintore in mano per spegnere il fuoco, dopo che un membro del suo gruppo lo aveva chiamato al cellulare dicendogli “stanno tentando di dare alle fiamme il distributore vieni con l’estintore”. KR, arrivato sulla scena dell’ incendio, è caricato da questi bei tipini, e anziché sparare, come avrebbe potuto, fugge. Se JR è visto in video armato di catena, JZ, il “manifestante antirazzista” è anch’egli armato, ma di pistola, posseduta illegalmente, e spara per primo durante l’inseguimento. Sentendo il colpo, KR capisce che chi lo insegue è armato, e non può semplicemente scappare, potrebbero sparargli alla schiena. Si ferma e si gira per difendersi col fucile. In un’altra dozzina di casi seguenti, anch’essi in video, quando attaccato mentre tenta di fuggire verso la polizia, KR si ferma, punta il fucile all’assalitore, l’assalitore alza le mani ed indietreggia, KR allora abbassa il fucile e riprende a fuggire, il che è appunto la procedura corretta di legittima difesa, e dimostra che KR non è lì per sparare ma spara solo per legittima difesa a chi non indietreggia al primo avvertimento e conosce la legge. Ma JR non alza le mani, non indietreggia: continua a caricare, arriva a distanza di braccio da KR, e gli afferra il fucile, solo allora KR gli spara, uccidendolo. È il primo morto. Questo si vede in video ed è confermato dalla testimonianza in corte di un giornalista che era a due metri dai fatti. Il “manifestante” JZ, che ha sparato per primo, a quel punto, per quando ne so, si dilegua. Ha anch’egli una lunga sequela di precedenti penali. È correntemente sotto processo tra le altre cose come piromane. Il terzo è Anthony Huber (AH), 26 anni, ucciso da KR mentre cercava di sfondare la testa di KR con uno skateboard, mentre KR era a terra. Ha anch’egli una lunga fedina penale, se non disgustosa come quella dello stupratore pedofilo, comunque, diciamo così, almeno gustosa: violenza domestica ripetuta, droga, tentativo di strangolamento (ammesso), uso illegale di armi. Ed altro: la fedina penale si estende dal 2012 almeno. Di nuovo, per il corriere è un “manifestante antirazzista”. Fate voi. Il quarto è Gaige Grosskreutz (GG), affiliato ad un gruppo di estrema sinistra chiamato “La Rivoluzione Popolare”. Ha un record con la giustizia anche lui, ma minore rispetto ai precedenti: guida in stato di ubriachezza, furto, riciclaggio, e violenza domestica. Cosine così, si capisce, rispetto al multiplo stupro di bambini. Non mi dilungo perché solo ancora al titolo, ma diciamo che la sua deposizione come testimone per l’accusa è stata persino comica: “…E dopo che gli ho puntato la pistola alla testa mi ha sparato senza motivo”. Avendo poi ammesso che KR gli ha sparato in legittima difesa prima che lui stesso riuscisse a sparare a KR, il testimone d’accusa è diventato un testimone per la difesa. Del resto anche questo evento è in video, da angoli diversi ed è difficile dibatterlo in aula: GG è il terzo ad attaccare KR mentre sta a terra, dopo che KR ha sparato a AH. Quando GG carica, KR gli punta il fucile contro. GG allora si ferma ed alza le mani segnalando la fine del suo attacco. A quel punto, correttamente, KR abbassa il fucile: Il ragazzo sa cos’è la legittima difesa, conosce la legge. Probabilmente sotto chock, il ragazzo, credendo che l’attacco (il terzo di fila da quando è stato buttato in terra mentre fuggiva verso la polizia, il quarto in totale) sia finito pare distratto o stralunato e abbassa la testa a guardare il fucile. Rendendosi conto della sua distrazione, GG abbassa le mani, si avvicina a KR di soppiatto, lo passa sulla destra fingendo di andarsene, ma coprendo col proprio corpo la pistola (carica, come determinato poi) che tiene nella mano destra così che KR non possa vedere che è armato. Poi, con un gesto veloce ad arco del braccio destro, la punta alla testa di un distratto KR. Ma con incredibile prontezza (o magari grazie a qualche angelo custode) KR in una frazione di secondo si riprende, capisce il pericolo, rialza il fucile e spara, vaporizzando il bicipite destro dell’assalitore prima che questo tiri il grilletto e gli faccia saltare le cervella. È tutto in video, e veramente impressionante da guardare. Più tardi, al pronto soccorso, GG si lamenterà con un amico (che riporterà la conversazione su Facebook) confessando di non essere riuscito a sparare in testa a KR per primo: anche questo è verificabile ed agli atti. Queste bugie di omissione del corriere, per quanto molto gravi, e certamente dolose, impallidiscono di fronte ad affermazioni dimostrabilmente false che vengono dopo. Anzi, alcune delle affermazioni dell’articolista non hanno proprio nemmeno senso logico (scrivere “mitragliatore semiautomatico” è come scrivere “cerchio quadrato”).Partiamo dall’antefatto. La causa delle dimostrazioni. Scrive, mentendo, l’articolista. “Il 23 agosto un poliziotto colpisce con sette proiettili alla schiena l’afroamericano Jacob Blake, 29 anni. L’uomo stava cercando di sedare un alterco tra due donne.”Completamente falso. La polizia era lì perché era stata chiamata da una donna, nera, che aveva chiamato il 911 (come il nostro 113) e aveva dichiarato di aver subito violenza sessuale da parte di JB. Si noti che JB era già ricercato con l’accusa di violazione di domicilio, abuso sessuale, violenza domestica. La polizia avrebbe dovuto arrestarlo anche in assenza di una telefonata al 911, c’era un mandato d’arresto.Incredibilmente, il Corriere continua a mentire:“Stando all’avvocato della famiglia, Patrick Salvi, Blake non era armato. L’uomo rimarrà semi paralizzato alle gambe.”Falso. JB era armato di coltello. E il suo avvocato non sostiene il contrario. Anzi, lo ha confessato lui stesso. Nessuno lo mette più in dubbio. Pare che il corriere scopiazzi notizie false riportate dai media USA 15 mesi fa. Inoltre JB ha resistito all’arresto e tentato di fuggire in auto, portandosi con se il figlio della donna che aveva fatto la chiamata d’emergenza alla polizia. Ora, voi siete la polizia. Arrivate sul luogo perché vi é una chiamata al 911 di una donna in pericolo. Sapete chi è il sospetto. Sapete che il tizio è ricercato ed ha già un mandato d’arresto per violenza sessuale, fisica, e violazione di domicilio contro la stessa donna che vi ha chiamati. Il tizio, che poteva già essere arrestato anche se trovato a passeggiare al parco, resiste all’arresto, cerca di fuggire, e mette in auto (non sua) il figlio della donna che ha chiamato il 911 (che è anche suo figlio, la tizia era stata la sua ragazza, ma su cui lui non ha alcuna potestà legale). A questo punto, oltre a violenza sessuale, fisica, violazione di domicilio, é anche furto d’auto e rapimento di minore. Cosa fate?I poliziotti gli puntano le pistole addosso. Lui prende dall’auto un coltello. Il tizio è ora armato, ed ha già dimostrato di usare la violenza per scappare dall’arresto ed andarsene col minore. Vi assicuro che in una situazione simile la polizia spara e basta, qualsiasi sia il colore del criminale. E fa benone. Il fatto che gli abbiano sparato una volta, 3 volte, 7 vole o 70 volte o 700 volte è legalmente irrilevante. Per statuto, la polizia non è autorizzata a sparare se non per uccidere. E non puoi ammazzare un morto 7 volte. La necessità di proteggere un bambino da rapimento e difendersi da un sospetto armato, ricercato, ed ostile mentre si interviene in una chiamata d’emergenza garantiscono alla polizia la possibilità di uccidere. Come è giusto che sia. Questi statuti sono in realtà a difesa del sospetto, non della polizia: servono a proteggerlo dalla polizia, che non può dire davanti al giudice “ho sparato ma non volevo uccidere”. Può solo dire: ho sparato perché c’erano le condizioni legali per uccidere e non vi era altra ratio. Se poi il criminale non muore, meglio. Questi statuti assicurano che sparare sia l’extrema ratio. Ed infatti, non è che sono arrivati e gli han sparato: prima di sparargli, avevano cercato a lungo di “disattivarlo” prima con forza fisica, poi col taser, ma invano. Il tizio voleva scappare dall’arresto portandosi con sé un minore.Se non vuoi farti ammazzare è facilissimo. Alzi le mani, chiudi la bocca, ti lasci ammanettare, portare alla centrale, chiedi un avvocato, e stai zitto finché non arriva. L’investigazione seguente ha assolto la polizia. Del resto tutta la scena è catturata in video e la potete vedere anche voi. La notizia invece era stata riportata dai media in maniera completamente falsata. JB era morto (è vivo) era disarmato (era armato), gli si era sparato alla schiena, non poneva alcun pericolo. Tutto falso, ma deliberatamente falsato dai media per aizzare le folle di idioti politicizzati che in seguito appiccheranno il fuoco al centro della povera cittadina provinciale. La maggior colpa delle devastazioni è dei media e delle loro bugie deliberate. Quindi già la ricostruzione dell’antefatto data dal Corriere è completamente falsa. Ma continuiamo col fatto. KR ” Porta a tracolla un fucile a canna lunga. Dalle immagini si direbbe un mitragliatore semiautomatico Ar-15” Allora, primo: “si direbbe” non ha senso alcuno. Si sa che era un AR-15. Si vede benissimo, è stato consegnato da KR stesso alla polizia, e portato in aula: KR immediatamente dopo gli eventi era andato lui stesso dalla polizia per costituirsi. Quindi nessun mistero sul fucile, nessun “si direbbe”. Non si capisce cosa il Corriere voglia dire.Secondo: “mitragliatore semiautomatico” ?????!?!?!!? Ma veramente?? Se è semiautomatico non può essere un mitragliatore. È un’affermazione demenziale.Una pistola semiautomatica è una pistola come per esempio la Beretta standard che avete in mente e che portavano un tempo i vigili. Spara un colpo ogni volta che premete il grilletto, ma è chiamata semi-automatica perché ad ogni colpo, il prossimo entra in canna automaticamente, e può essere sparato tirando di nuovo il grilletto, senza alzare il cane col pollice, come si fa con un’arma a tamburo. La prima arma semi-automatica credo sia stata inventata in Italia o Germania già a fine 800, ma esperti di armi mi correggeranno. Un’arma automatica, invece, è un arma che può sparare a ripetizione una raffica di colpi tenendo il grilletto premuto. Cosa sia un “mitragliatore” invece non è ben definito (o, diciamo, le definizioni cambiano). In genere si chiama mitragliatore un’arma automatica particolarmente veloce, cioè che spari tot colpi al minuto, dove “tot” dipende dal contesto. Quindi un mitragliatore è un’arma automatica “specialmente veloce/letale”. Per i più, un mitragliatore è invece un fucile automatico. L’arma portata da KR non era un mitragliatore, e nemmeno un’arma automatica. Era semi-automatica. Scrivere “mitragliatore semiautomatico” è come scrivere “acqua asciutta”. Ma dal quotidiano di “Alessandro Magno Imperatore Romano” “I Libici di Beirut” “Napoleone morto in Italia” “I casi sono raddoppiati: cresciuti del 50%” ci attendiamo questo ed altro. Più sotto, il corriere, mai troppo preoccupato di essere coerente, passa dall’insensato “mitragliatore semiautomatico” ad una nuova definizione: “fucile automatico”. Falso: Il fucile AR-15 non è automatico. Se lo fosse stato, il ragazzo sarebbe stato nei guai. La vendita di armi automatiche è proibita negli USA mentre l’AR-15 è il fucile più venduto negli USA. È anche il fucile meno usato negli omicidi (praticamente tutti gli omicidi da arma da fuoco avvengono con pistola). È anche meno potente di un fucile da caccia medio, ed in effetti in molti stati è vietato usarlo per cacciare, perché non abbastanza potente per cervi od alci, e quindi considerato inumano (li ferisce costringendoli ad una lunga agonia, senza essere catturati). Inoltre, come determinato nel processo, KR non ha violato nessuna legge vestendo quel fucile che il corriere chiama “mitragliatore semiautomatico”. Infatti, la procura, tra i vari capi d’accusa, gli ha mosso quello di trasporto ed uso illegale d’arma. Accusa stralciata. In una scena particolarmente comica del processo, il giudice chiede al procuratore di citargli quale legge l’imputato abbia mai violato vestendo l’arma. Il procuratore cita una legge. Il giudice nota: “quella legge dice che il limite d’età è 16 anni, KR ne aveva 17”. Il procuratore ribatte balbettando: “sì ma c’è anche un limite di lunghezza della canna del fucile”. Ed il giudice: “Va bene, e quindi il fucile in questione supera quel limite?” La procura: “no vostro onore, non lo supera”. Gli occhi del giudice si alzano al cielo, e poi dichiara: “Il capo d’accusa numero 6 sia stralciato”. Forse a questo si riferisce il corriere quando riporta “canna lunga”. Se è così, sta riportando il falso. Il fucile non eccede la lunghezza legale richiesta dallo stato del Wisconsin.Ma continuiamo” Kyle ora ha il tempo di rialzarsi e di fuggire. Scompare nel nulla ma la mattina dopo viene arrestato ad Antioch.”Falso: è chiaramente stabilito, e si vede benissimo nei vari video, che KR, lungi dal cercare di dileguarsi, corre proprio verso la polizia, per farsi proteggere e per costituirsi. È durante questo suo tentativo di raggiungere la polizia che subisce quattro attacchi: uno che lo fa cadere in terra, uno di chi lo prende a calci in testa, uno di chi lo prende a colpi di skateboard in testa, ed uno di chi cerca di sparargli in testa. In precedenza, ha già dichiarato al telefono di aver sparato ed ucciso un uomo. Nessuno mette questo in dubbio. È un fatto e non è in discussione. Dopo aver sparato a JR, il primo morto, corre su una strada diritta che finisce con le camionette della polizia a luci spiegate, che si vedono bene in lontananza. Corre verso la polizia. È lì che lo buttano a terra e lo attaccano altre tre volte. Rialzatosi dopo i tre attachi, e dopo aver ucciso un ostile e ferito un secondo, corre di nuovo verso la polizia. Raggiunta la polizia alza le mani per consegnarsi. La polizia lo ignora inizialmente perché ha altro cui pensare nel bordello generale. È tutto in video, da vari angoli diversi. Il Corriere suggerisce che KR si sia dileguato fuggendo in un altro stato, l’Illinois. Antioch, Illinois è invece dove Kyle viveva con la madre. A Kenosha, dove si sono svolti gli eventi, KR lavorava, lì viveva suo padre, il resto della sua famiglia, e vivevano i suoi migliori amici. È un po’ come se fosse di Bergamo, i genitori divorziassero e lui andasse a vivere con la madre a Spirano. La distanza tra le due città è quella. Si tratta di stati diversi perché i due paesi sono entrambi sul confine dei rispettivi stati. Non è che KR si sia dato alla macchia e stesse scappando tra vari stati, come insinua il corriere. Si è presentato alla polizia, la polizia lo ha ignorato, e quindi se ne è ritornato a casa sua dove era perfettamente rintracciabile ed infatti è rintracciato il giorno seguente. “La vicenda diventò immediatamente politica, con l’intervento dell’allora presidente Donald Trump a favore dell’accusato, assolvendolo prima ancora del processo.”Falso: fu invece Biden ad intervenire, chiamandolo Suprematista Bianco, e condannandolo prima ancora dal processo, nonostante dozzine di video in circolazione lo scagionassero. È difficile capire come mai fosse un suprematista bianco, visto che tutte le persone coinvolte sono bianche. Biden usò KR come esempio di violenza razzista persino nei sui spot elettorali. Ora, Biden potrebbe essere citato in giudizio per calunnia e diffamazione. “Rigettati tutti gli indizi messi insieme dalla Procura, anche grazie all’utilizzo dei droni.”Non so di quali droni stia parlando il corrierino. So che c’erano tantissimi video, ed alcuni da un drone. Quasi tutti, non sono stati introdotti dall’accusa ma dalla difesa. Ma andiamo in ordine. Ho seguito l’intero processo. Partiamo dal fatto che forse i giornalisti del corriere dovrebbero guardarsi la legge americana: “gli indizi” di cui parla i corrierino, peraltro inesistenti, non avrebbero portato comunque alla condanna neppure se ci fossero stati. Per statuto, in Wisconsin, si deven on solo PROVARE, ma PROVARE OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO che non vi è stata legittima difesa. Capisco che l’IQ al corriere sia collassato ormai da anni, ma non dovrebbe essere difficile capire la differenza tra “indizio” e “prova oltre ogni ragionevole dubbio”, richiesta dallo statuto. La procura non è stata in grado di produrre non solo una sola prova contro la posizione di legittima difesa, ma nemmeno alcun indizio. E nemmeno un testimone utile. Quindi, non avendo nulla in mano, apre la borsa coi trucchi da pagliaccio. È stato il processo più comico che io abbia mai visto. Anzi, vi suggerisco di guardarvelo. Non ho mai visto una shit fest simile. Mentre ascoltavo la procura, nella mia testa risuonava musica da circo, tipo Fellini per intenderci. Ripetutamente l’accusa ha violato le procedure processuali, ed in 4 casi persino la costituzione, costringendo il giudice a chiedere alla giuria di lasciare l’aula diverse volte, e dopo ciò ad aprire letteralmente il culo al procuratore in diretta TV. Alla fine anche ad interrompere la deliberazione della giuria ed aggiornarla, quando si scopre che la procura ha alterato evidenza documentale. Mai visto cose simili. In un caso il procuratore aveva iniziato una linea di interrogazione che era stata dichiarata pregiudiziale e legalmente inammissibile nei procedimenti pre-trial. Quando il giudice, incazzato come una biscia, ferma il dibattimento, manda via la giuria, e gli chiede come si era permesso di violare le procedure da lui istruite, pattuite all’inizio, ed accettate da tutti (sarebbe poi “oltraggio alla corte”), la sua risposta è stata “ma io credevo… ma io avevo capito che… ma a me sembrava…ma forse non ci siamo capiti…ma io pensavo che lei avesse cambiato idea…” come il ragazzino impreparato all’interrogazione di matematica. Cui il giudice risponde senza mezze parole: ”Non osare fare il furbo come me! Sono il giudice. E non ti credo. Ti avviso. Finiscila!” Prima, in palese violazione della costituzione, l’accusa aveva proceduto con una linea di domande che suggerisca alla giuria che KR è colpevole perché ha esercitato il diritto di non parlare alla polizia in assenza di rappresentanza legale. Di nuovo, il giudice lo sodomizza in pubblico. Roba da primo semestre di legge: è illegale fare credere alla giuria che un imputato sia colpevole perché ha esercitato i propri diritti costituzionali. In un’altra occasione comica, un tecnico, testimone d’accusa, durante l’interrogazione, da parte dell’accusa, accusa l’accusa stesa (sì, lo so, fa ridere) di averlo intimidito per costringerlo a testimoniare quanto volevano loro, cambiando la sua testimonianza scritta. Altra gravissima violazione, tentativo di manomissione di testimonianza giurata. Oltre a ‘ste robette qui, che potrebbero facilmente portare all’annullamento del processo (ripeto, guardatelo, è disponibile), l’accusa non è in grado di presentare alcun testimone a suo favore: ogni suo testimone ribadisce la versione della difesa. Persino GG, cui KR ha sparato nel bicipite, finisce per confermare la versione della difesa. Veramente cose da pazzi.Alla fine con un colpo di mano la procura introduce come nuova prova, la loro unica prova, che poi è un indizio, un’immagine sfuocata, presa da un drone (cui credo si riferisca il patetico corrierino), e che fa però ricostruire con un software che introduce extra pixels, appunto con la scusa che è sfuocata. Nell’immagine ricostruita, pare che KR abbia alzato il fucile per primo, ma non si vede bene. Pare che l’accusa stia cercando di dare un escamotage alla giuria, aperto ad interpretazione, per cedere sotto la pressione politica e delle intimidazioni e condannare l’imputato. Peccato che, come si scopre giorni dopo, a dibattimento finito, mentre la giuria sta già deliberando, la procura aveva in suo possesso lo stesso video del drone, ma ad alta definizione. La versione corretta non dimostra affatto che KR abbia alzato il fucile per primo (cosa peraltro legittima se fosse avvenuta). La procura ha tenuto nascosto il video ad alta definizione, preferendo portare in aula un’immagine sfuocata ed alterata (con la scusa che era sfuocata) in palese violazione delle procedure, della legge, e della costituzione. A questo punto la difesa, dopo molteplici e palesi violazioni da parte dell’accusa fa mozione ufficiale di annullamento del processo. Il giudice si riserva di deliberare sull’annullamento dopo il verdetto. Non ce ne sarà bisogno, come sappiamo, in quanto la giuria troverà KR non colpevole su tutti i 5 capi d’accusa. Ma il giudice interrompe anche la deliberazione della giuria, li richiama in aula a vedere il video ad alta definizione che l’accusa gli aveva tenuto nascosto.Infine, KR era accusato di tentato omicidio di un terzo, che si vede nei video prendere KR a calci in testa mentre KR è a terra. KR lo mette in fuga sparando ma non lo colpisce. Per tutto il processo la procura descrive questo terzo come ignoto. Lo chiamano “il tizio dai pantaloni bianchi”. Si scopre, a dibattimento finito, e durante la deliberazione della giuria, che la procura conosce invece l’identità di questo terzo, e l’ha tenuta sempre nascosta, fingendo pubblicamente di non conoscerla. E negando quindi alla difesa il diritto costituzionale ad una interrogazione in aula del soggetto per il quale il cliente era incriminato. Altra violazione gravissima, questa volta costituzionale. Questo, che prendeva KR a calci in testa mentre era in terra, è appunto la quinta persona di cui parlavo all’inizio, e la cui identità ci è stato dato graziosamente di conoscere solo da pochi giorni. Non sarete sorpresi di scoprire che anche in questo caso si tratti di un avanzo di forca dalla lunga fedina penale, questa volta nero: l’unico nero della storia. Quindi non solo l’affermazione del corriere è demenziale perché a) la procura non ha portato nessun indizio, abbiamo immagini e video incontrovertibili quasi tutti portati dalla difesab) indizi non sarebbero serviti comunque a nulla perché sulla base dello statuto servono prove incontrovertibili c) I testimoni stessi dell’accusa hanno ribadito la versione della difesa, incluso il tizio cui KR ha sparato; ma, inoltre, per le gravi violazioni dell’accusa descritte sopra, se la giuria, sotto pressione politica e di varie e documentate intimidazioni, avesse trovato KR colpevole, è altamente probabile che il giudice avrebbe semplicemente dichiarato il processo nullo, liberando l’accusato. È una decisione che viene presa dopo quella della giuria. In effetti all’ultima delle molteplici cazziatone che il giudice infligge alla procura, quando si scopre persino che la procura ha prodotto immagini alterate pur avendo immagini corrette che invece teneva nascoste, il giudice fa presagire la cosa, a mio avviso, dicendo: “Senti, sono successe cose che mi han lasciato veramente a bocca aperta, ma finora, pur dopo i rimproveri, ho sempre lasciato correre. Ma devi anche capire che a un certo punto viene il momento in cui io e te dovremo fare i conti”. In effetti il giudice nonostante i frequenti cazziatoni all’accusa, aveva in genera acconsentito a diverse cose molto borderline–ammettendolo lui stesso, pur lamentandosene. Tra le varie castronerie combinate dalla procura–che a mio avviso ad un certo punto cercava di farne più Bertoldo per ottenere l’annullamento di un processo che chiaramente non poteva vincere, o nemmeno doveva iniziare, ma che doveva cmq portare a termine per motivi di pressione politica–forse il momento più comicamente pregevole è stato quando il procuratore, che accusava tra le altre cose KR di uso pericoloso di arma, si rende lui stesso colpevole di uso pericoloso di arma. Portando in aula il fucile, il procuratore pagliaccio lo imbraccia e lo punta ripetutamente contro il pubblico e la giuria, mentre tiene il dito sul grilletto. Chi conosce l’ABC della armi da fuoco capisce di cosa sto parlando. Al contrario, in tutti i video si vede che KR, quando non in pericolo, non tiene MAI il dito sul grilletto, ma al più allungato lungo la canna, la prima cosa che ti insegnano quando fai corsi di armi. Anche in situazioni di pericolo, quando percepisce che il pericolo sia passato (perché l’aggressore indietreggia con le mani alzate) abbassa il fucile e toglie il dito dal grilletto–è anche particolarmente evidente perché indossa guanti medici sterili di lattice blu, avendo tra le varie cose prestato assistenza paramedica in precedenza a manifestanti feriti. Dopo la lettura della sentenza, il giudice, rivoltosi alla giuria, che aveva subito minacce ed intimidazioni per determinare la colpevolezza di KR (ed era stata persino illegalmente filmata, ed un giornalista della MSNBC l’aveva illegalmente pedinata, ragion per cui il giudice aveva poi espulso il media network dall’aula) ha commentato:”Questo vostro verdetto giustifica la fiducia che i padri fondatori di questa nazione han riposto nel popolo”Vorrei concludere esprimendo il mio completo e totale disgusto per i giornalisti del Corriere, che fatico a considerare di molto superiori alle iene. Mi fanno veramente schifo. _______________________PS: Questo è un caso legale, ed il post parla di fatti legalmente rilevanti ed intende dimostrare che il corriere, in questo articolo, come in altri, vi mente abitualmente in maniere empiricamente e legalmente dimostrabili.Se avete fatti da aggiungere o correggere siete i benvenuti–non sono l’oracolo, e vado a memoria al meglio di quanto posso ricordare dopo aver seguito la cosa per più di un anno. Chi invece si sentisse in dovere di farci conoscere le proprie idiozie ed imbecillità estemporanee e completamente irrilevanti ai fatti del caso (“Ah sì però le armi..” “O ma che brutta però la violenza…” “Ah ma i vigilanti però…” ), si senta pure libero di tacere.

Autore:

La Dea Tutte mi ha inviato a combattere il demone dell'evanescenza, fin dalla pianura che non deve essere nominata

Un pensiero riguardo “Sfacciati nella menzogna

  1. Adesso molti che hanno sposato, in buona o in cattiva fede, la narrazione possono uscirne un due modi: o ammettendo di aver detto balle oppure accusare il tribunale di fare “giustizia suprematista” buttando ulteriore benzina nel fuoco. Temo molto la seconda.

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