
Magari i migliorissimi sono furberrimi e lo chiameranno in altro modo (IDPay?) dato che non sarà più agganciato alla sola vaccinazione, ma il succo è questo.
Magari i migliorissimi sono furberrimi e lo chiameranno in altro modo (IDPay?) dato che non sarà più agganciato alla sola vaccinazione, ma il succo è questo.
Da GeopoliticalCenter
Il controllo delle autorità di Pechino sulla popolazione autoctona e sugli stranieri presenti nel paese è di pubblico dominio, ma spesso non ci rendiamo conto fino a che punto possa spingersi.
La Commissione per la protezione dei giornalisti (CPJ), un’organizzazione no profit che promuove la libertà della stampa, ha pubblicato una lista di consigli per i giornalisti che si sono recati a Pechino per seguire i giochi olimpici.
Vogliamo riportarvene alcuni, avvertendovi che sebbene sembrino usciti da un film di spionaggio, sono in realtà lo specchio della triste realtà. Da sottolineare che la Cina è al momento il paese con più giornalisti nelle carceri, record che detiene da 3 anni.
Ma veniamo ora alle indicazioni offerte:
Cosa fare invece al ritorno?
La lunga mano del regime cinese si allunga sempre di più, anche grazie ad un progresso tecnologico che sembra non conoscere limiti.
La predominanza tecnologica e l’ingombrante presenza cinese nel mondo online stanno rendendo internet sempre meno libero e sempre meno aperto. Oggi, per coloro che abitano in Cina, domani, anche per tutti gli altri.
Il Dr.. Shankara Chetty in Sudafrica sostiene che Omicron è un dono di Dio perché si sta sostituendo a tutti i ceppi più virulenti con una malattia più lieve che raggiungerà rapidamente l’immunità di gregge naturale
A prescindere da come la pensiate sull’argomento, c’è da augurarsi tutti che abbia ragione perché significherebbe uscire finalmente da questa follia!
“Restano però solo”…. però i dati sono obiettivi.
Sorgente: Saturazione terapie intensive 2 – Riccardo Saporiti | Tableau Public
Alessandro Aprile oggi condivide questo vaticinio del “fuffington post” (dicitura non mia ma che condivido):
Inutile dire che mi auguro proprio che abbiano preso la vacca per le balle.
A pagina 2 una istantanea. Quella pagina la trovate archiviata anche su https://archive.vn/s9zcz
Così scrive in «Gli Usa al Cassandra Crossing» su Il simplicissimus.
Ed io finché scriveva di crisi demografica mi era sembrato che avrebbe vaticinato il crollo della UE o della Germania, o dell’Italia.
Solo quando ha iniziato a parlare di sistema sanitario è stato palese che non si riferiva alla “Vecchia Europa”.
Ora la mia domanda è: questo discorso può valere anche per la UE/Germania? Dal punto di vista della natalità mi pare stiamo messi assai peggio degli US of America.
Continua a leggere “Gli Usa al Cassandra Crossing | Il simplicissimus”
Bellissimo il pezzo odierno di bortocal “una coppia di stelle dal bacio assassino”
Ficata… una fonte di lampi gamma fuori dall’uscio di casa cosmico. Che 160mila anni luce per una fonte di lampi gamma è come voler respirare aria pura a 30cm da un tubo di scappamento… oppure è come vivere di fianco ad un deposito di gas e benzina durante un bombardamento della II guerra mondiale…
Io non sono nè fisico nè astronomo ma scommetterei un cappuccino che anche nel caso di creazione di un buco nero di lampi, anche gamma, ce ne sarebbero “abbastanza”…
Molto interessante l’analisi che oggi demata fa in “La crisi cinese dove porterà?”
Notevoli mi sembrano molti punti di questo pezzo:
Chi vivrà, vedrà.
40 anni fa Nicholas Kaldor spiegava perché l’Euro non avrebbe funzionato (da Linkiesta.it). Più recentemente ed umilmente e con una bella dose di senno del poi lo ricordano altri ecomisti1
Questo testo è stato scritto dall’economista post Keynesiano Nicholas Kaldor nel 1971 (quando la moneta unica europea era solo un progetto sulla carta che si sarebbe realizzato circa 30 anni dopo) in “Effetti Dinamici del Mercato Comune” pubblicato inizialmente su New Statesman il 12 marzo 1971 e ristampato anche (come capitolo 12, pp 187 – 220) in “Altri Saggi di Economia Applicata” – volume 6 della Raccolta di saggi economici di Nicholas Kaldor. Abbiamo evidenziato in grassetto alcuni passaggi. E’ particolarmente significativo che Kaldor abbia precisamente previsto le cause della crisi dell’euro: lo squilibrio commerciale e della bilancia dei pagamenti a causa di un regime di cambi fissi in assenza di regole sui salari, un fisco centralizzato e riequilibratori automatici. Trent’anni prima che l’euro nascesse era perfettamente chiaro perché non avrebbe funzionato.