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Su TOR, ovviously
Pro Italia, ennesima vergogna Draghi: “niente moduli per la raccolta firme, così i partiti non possono presentarsi alle elezioni”
Pro Italia denuncia la mancata messa a disposizione, da parte del Ministero degli Interni, dei moduli per la raccolta firme attraverso i quali i partiti possono presentarsi alle elezioni “Il Ministero degli Interni non rende disponibili i moduli per la raccolta firme. Senza la raccolta firme in digitale i nuovi partiti non potranno presentarsi alle […]
É arrivato?
Apparentemente, un unico scopo
Arrendersi All’Evidenza. Il Siero Fa Male, Ma Compie il Lavoro Programmato. : STILUM CURIAE
Arrendersi. Quanti Strani Movimenti Verso il Siero, PRIMA della Pandemia… : STILUM CURIAE
Maledetto

Nella totale indifferenza Draghi taglia le spese sulla scuola: da 4% e 3,5% del PIL. Dove sono i sindacati?
Mezzo punto percentuale che in valore assoluto rappresenta il 25% della spesa in meno sulla scuola. E’ ciò che emerge nel DEF presentato ieri 6 aprile e ignorato da tutti i sindacati impegnati e preoccupati per le elezioni RSU.
La motivazione data da Draghi è da ricercare nel calo demografico, tuttavia si fa fatica a pensare che nel 2025, data di entrata in vigore della misura riduttiva, ci sarà un calo del 25% degli studenti.
Questo vuole sprofondare gli Italiani nell’ignoranza. E nel freddo. E nella povertà.
Deve essere fermato!
(Grazie a orientamentisherif per averlo notato)
Sembra di essere nel 1915: “Ogni contrarietà al conflitto è espressione di viltà”
“L’opinione pubblica italiana in realtà è in massima parte contraria all’entrata in guerra. Solo una piccola minoranza, gli interventisti, è favorevole al coinvolgimento. Ma è una minoranza particolarmente rumorosa e aggressiva, che ha al proprio fianco quasi tutta la stampa nonché il sostegno attivo della grande finanza e di alcune potenze straniere. Ogni contrarietà al conflitto, ogni perplessità, vengono rappresentate dagli interventisti come espressioni di viltà, se non come forme di complicità con il «nemico», e chi osa esprimere posizioni pacifiste è fatto oggetto di una violenta, sistematica campagna di denigrazione che punta all’emarginazione del dissenso. Il minoritario, e in larga misura artificiale, movimento interventista trascinerà così l’Italia in un conflitto che si rivelerà catastrofico in termini umani, sociali ed economici, e che fornirà le premesse per la nascita della successiva dittatura”.
No, ma che avete capito?
Il testo riportato sopra non descrive l’Italia dell’aprile 2022, e la guerra di cui parla non è il conflitto ucraino. È l’Italia del 1915, alla vigilia della sua entrata nella Prima guerra mondiale.