Pubblicato in: Bel Paese di merda

LA MIA GIORNATA DELLA MEMORIA

….Voglio ricordare, oggi, Mattia, 12 anni, che non può più giocare a calcio con i suoi compagni di squadra, pur essendo capace di gioire di ogni goal come gli altri, perché non ha il Greenpass…

Voglio ricordare, oggi, Caterina, 19 anni, che non può frequentare Medicina all’Università, pur avendo passato il test d’ingresso col massimo del punteggio, perché non ha il Greenpass…

Voglio ricordare Francesco, negoziante, che ha anticipato i tempi affiggendo il cartello “qui TUTTI i clienti sono uguali” ed Erika, ristoratrice, che ha già collezionato un discreto numero di verbali per non aver voluto chiedere il Greenpass all’ingresso…

Voglio ricordare il signore di 90 anni che, avendo scordato il Greenpass a casa, è stato costretto a pisciare per strada, vergognandosi come un ladro ma il ladro non era lui, perché non l’hanno fatto entrare nel bagno bar più vicino…

Voglio ricordare i recentemente “reclusi” sulle isole italiane ché non avendo il Greenpass non potevano predere il traghetto per raggiungere la terraferma.

Ma il sequestro di persona non era un crimine???

Voglio ricordare tutti i ragazzi che, pur non volendosi vaccinare, hanno dovuto farlo per poter salire sull’autobus che li porta a scuola. Non basta più pagare il biglietto, ci vuole il Greenpass…

Voglio ricordare i milioni di lavoratori e lavoratrici che, pur non condividendo ne’ a livello etico né a livello sanitario l’adozione di un Greenpass, dopo essere andati avanti per mesi a pagarsi di tasca propria tre tamponi a settimana, sono infine stati OBBLIGATI a vaccinarsi per poter portare a casa uno stipendio senza il quale sarebbero finiti alla Caritas. Dove, per ricevere un piatto caldo, ci vuole cmq il Greenpass…

E infine voglio ricordare a tutti gli ipocriti per cui “le leggi sono leggi e vanno rispettate” che non si può essere garantisti a metà, democratici a giorni alterni, libertari per favorire alcuni sì ed altri no. Perché i “ricordi” ideali per nuovi, futuri “giorni della memoria”, si creano così, un passo alla volta, indifferenza dopo indifferenza, una parola d’odio e un atto di discriminazione dopo l’altro. E se non capite di cosa io stia parlando, oggi, per ricordare, riguardatevi “Una giornata particolare” di Ettore Scola. Oppure, più semplicemente, guardatevi intorno…

Roberta Ceudek

Autore:

La Dea Tutte mi ha inviato a combattere il demone dell'evanescenza, fin dalla pianura che non deve essere nominata

2 pensieri riguardo “LA MIA GIORNATA DELLA MEMORIA

  1. In altri tempi non molto lontani (tipo chessó, gli anni ’70 ove gambizzavano i capetti presso la fiat, cosí, un episodio a caso), la situazione si sarebbe risolta nel giro di una settimana, e sono stato largo.

    LA LIBERTÀ VAL BENE UNA MESSA

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