Dopo aver ascoltato la notizia su Radio 24 ed aver tirato improperi rileggo su milanofinanza.it che il principe Giovanni gioisce per l’ottimo lavoro di spremitura fiscale svolto dallo sceriffo di Nottingham:
Le imposte dirette nel periodo gennaio-febbraio registrano un gettito pari a 25,266 miliardi con un incremento del 5,5% (+1.306 milioni di euro), rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. Lo rende noto il Tesoro, aggiungendo che il gettito Iva risulta in crescita del 4,6% (+549 milioni di euro). In particolare, spiega il ministero, questo andamento riflette il trend positivo della componente relativa agli scambi interni pari al 7,6% (+740 milioni di euro), in atto da alcuni mesi e tale da compensare la dinamica negativa che ancora si registra per la componente sulle importazioni (-8,2% ovvero 191 milioni di euro).
O pistola! Ti è andata anche fin troppo bene, Laffer [^1] [^2] sarà stato distratto. Vi ricordate che hanno appena aumentato la tariffa dal 21% al 22%? Negli ultimi 40 anni in Italia l’aliquota è aumentata otto volte, Quando alla fine del 2011 l’aliquota è passata dal 20 al 21%, il gettito ha avuto un calo, che mi aspettavo venisse ulteriormente confermato dai dati del 2013, dovuto ad una ulteriore contrazione dei consumi. Ed invece miracolosamente aumenta. Ma vi siete accorti di quanto?
Oh, toh guarda, quasi lo stesso aumento del gettito IVA!
Tradotto in dialetto fiorentino (che qualcuno si ostina a chiamare italiano) significa che
I consumi sono rimasti praticamente costanti.
Ora non sò se giorne od arrabbiarmi ulteriormente. Perché i motivi dietro a questa costanza dei consumi possono essere almeno due:
- siamo già arrivati ad un livello di consumi incomprimibile, perlomeno nei beni di consumo fondamentali. Meno di così le persone non riescono/possono/vogliono spendere. In assenza di un adeguato aumento delle retribuzioni e dei guadagni da lavoro andiamo a mangiarci il gruzzoletto messo da parte con gli anni. Alcuni segnali – (s)vendita di immobili, smobilizzo di investimenti finanziari – sembrano confermare tale ipotesi;
- stiamo invertendo la rotta. Insomma avremmo quasi smesso di decrescre. Con la disoccupazione che non scende vuol dire che le aziende rimaste son cresciute a produrre bene nonostante la riduzione della forza lavoro, ovvero parrebbe che stiano (lentamente?) aumentando di produttività. Ohcchebbello! Gioja! Tripudjo! Ma la cosa sarebbe positiva se e solo se, al netto delle spese per investimenti (infrastrutture, strade eccetera) la spesa corrente dello stato, ovvero quella clientelare – stipendi, forniture di materiale consumabile – fosse calata. Perché io di sensibili miglioramenti dei servizi (servizi???) resi dalla pubblica amministrazione fatico a vederne, per tutta una serie di motivi:
- è pur vero che vi è qualche sciocco che gioisce perché oibò la spesa pubblica è scesa nel 2013 di ben lo 0,5% ; è però costretto a notare che è dovuto alla riduzione delle spese per interessi, ovvero al calo dello spread, dovuto all’azione del drago massone dal suo antro nella torre
- In 16 anni la spesa pubblica è aumentata del 68,7%. Più delle tasse: +52,7%. Eh, no, madama la marchesa, doveva essere esattamente il contrario. Quando poi vedi grafici come questi http://scenarieconomici.it/spesa-pubblica-al-512-del-pil-nel-2013-trainata-dalla-spesa-previdenziale/
- Sono stati fortemente ridotti gli investimenti, quelli che ci permetterebbero di crescere, per alimentare le spese correnti dello sDado (di merda). Non si va da nessuna parte così. Vedi Nota BILANCIO DELLO STATO 2008-2013 versione 2.0[1] (l’originale lo trovate su http://www.nens.it) . Una enorme furbata. (2)
Spesa | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013
———————– | ——: | ——: | ——: | ——: | ——: | ——:
Spesa primaria corrente | 389.968 | 405.441 | 418.212 | 406.260 | 414.644 | 427.670
Spese in conto capitale | 64.134 | 50.589 | 45.649 | 42.091 | 36.388 | 43.726
- Comiciano a spuntare come funghi gente come questa: “PAGO L’84% DI TASSE: PROTESTA FISCALE A OLTRANZA. (l’originale è di Giorgio Ponziato su italiaoggi.it)
Sciopero fiscale….. non attacco nessuno, non sono violenta ma voglio farmi sentire. Non voglio suicidarmi … Ma, o pago le tasse e chiudo o non le pago e vado avanti
… tra imposte, tasse locali, acqua, gas, rifiuti e bolli se ne va l’84% di quanto incassa.
… Siamo imprenditori con redditi medio bassi, ridotti sul lastrico da uno Stato prepotente e vessatorio. Da un paio di anni sto affrontando la crisi, ho tagliato i costi, ridotto gli sprechi, riorganizzato completamente la gestione della mia piccola attività facendo tutto io… Sto pagando le bollette per quanto siano quadruplicate ma con quello che incasso non riesco a pagare l’enormità di tasse che continuano ad arrivare e aumentare nonostante abbia ridotto di molto le entrate».
Alla faccia della proporzionalità delle tasse e del fatto che i cittadini dovrebbero essere tutti uguali….
«Dal 2000 – dicono quelli di Fare, solidarizzando col movimento degli scioperandi- il totale della spesa pubblica è aumentato di 274 miliardi, le entrate di 228. L’austerity è tutta nostra, quella di Stato non è mai cominciata»
…Alessandra Marazzi, che difende il suo bed&breakfast: «Resisto, tengo botta e non mi arrendo a uno Stato che in questo momento vuole solo una cosa: i miei soldi per mantenere tutti i suoi privilegi. Non vedo altro dallo Stato, non vedo nessuno che mi rappresenta, una tutela, una protezione. Sono una persona onesta e ho cercato di realizzarmi con un’attività autonoma quando ho visto che nessuno mi assumeva, non mi sono messa a lavorare in nero, voglio che lo Stato mi rispetti. Ribadisco che voglio vivere, mantenere la mia famiglia, voglio cercare di mantenere in vita la mia azienda e voglio vivere con la dignità che mi spetta per essere stata una persona che ha sempre studiato e lavorato e ha sempre fatto il suo dovere. Quindi, caro Stato per quanto mi riguarda non ti mantengo più».
Più passa il tempo più mi sembra che il clima nel Lombardo-Veneto assomigli sempre più a quello della Francia pre-rivoluzionaria, quella dell’arrogante Ancient-regime, quello della corte di Versaille magistralmente pennellato dai Riyoko Ikeda in Lady Oscar. (3)
(1): ok, ok la curva di Laffer è scientificamente appena sopra il livello tavanata galattica, tant’è vero che è apertamente contestata. Tra chi ne parla però c’è Altucher che va oltre la semplicecritica ipotizzando un’interazione col livello di disoccupazione (ed anche qua). Ragionevole sembra ragionevole però non affronta la questione del livello di specializzazione e di competenza delle persone, insomma se chi è disoccupato è occupabile perché sa fare qualcosa di ancora utile. Per dire mio nonno da giovane faceva il cestaio. L’Europa è piena di cestai, nevvero?
(2) maledetto Markdown. Perché non funzioni come prometti?
(3) non rompetemi i coriandoli dicendo che era un cartone/anime per ragazzine, che io ho imparato più sulla rivoluzione francese guardandolo che studiando sui libri. O meglio, le informazioni socio-economiche esposte nel cartone mi son rimaste, quelle studiate sui libri sono evaporate.