Oggi è un giorno tragico per la storia dell’Europa e per i suoi valori fondanti: con 336 voti contro 163 il Parlamento Europeo ha approvato la mozione di ultra-sinistra che auspica l’inserimento dell’aborto nella Carta dei Diritti Fondamentali. L’uccisione di una vita umana nel grembo materno viene solennemente promossa dall’attuale maggioranza dell’Europarlamento come un “diritto fondamentale” e un “valore comune” da incentivare.
La risoluzione approvata ha valore solo politico e non ha nessuna conseguenza giuridica vincolante per gli Stati membri, anche perché l’aborto non è un tema di competenza europea ma nazionale e potrà essere ribaltata dal nuovo Parlamento Europeo che si formerà dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno.
La mozione approvata è stata promossa dai gruppi politici europei a cui sono iscritti o fanno riferimento, in Italia, il Partito Democratico, +Europa, il Movimento 5 Stelle, Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda.